NONA EDIZIONE - 2017
Venerdì 24 marzo ore 20.30
Fiorenza de Donatis, violino - Naoki Kitaya, clavicembalo
Rodney Prada, viola da gamba
"J.S. Bach e la Germania tra sei e settecento"
musiche di J.S. Bach, H.I.F. Biber, S.H. Schmelzer, G.F. Telemann, G.F. Händel
Il concerto sarà introdotto da Giuseppe Clericetti (voce di Rete Due)
Si apre la nona stagione dei Concerti delle Camelie con un programma che vede protagonista il violino affiancato dal clavicembalo e dalla viola da gamba. I tre musicisti affronteranno un interessante e piacevole percorso musicale tra il sei e settecento attorno alla figura di Johann Sebastian Bach. Fiorenza de Donatis, primo violino dei Barocchisti, diretti da Diego Fasolis, vincitrice del concorso di Bruges e con un’intensa attività solistica e cameristica, sarà affiancata dal cembalista giapponese Naoki Kitaya, allievo di Nicolaus Harnoncourt e di Andreas Staier. Kitaya, oltre ad insegnare basso continuo alla Hochschule di Zurigo, è anche compositore. Ha registrato numerosi dischi sia da solista che in formazioni cameristiche, ed è molto attivo con il autista svizzero Maurice Steger. Per completare la formazione, ci sarà il costaricano Rodney Prada alla viola da gamba. Si trasferisce in Italia giovanissimo e intraprende da subito un percorso legato alla musica antica che lo porta a suonare con gli ensemble più importanti come Les Musiciens du Louvre, L’ Arpeggiata, Quartetto Italiano di Viole da gamba, Les Talens Lyriques, Europa Galante, Accademia Bizantina e il Giardino Armonico. Insegna viola da gamba presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano.
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Venerdì 31 marzo ore 20.30
Raffaele Pe, controtenore
Ensemble strumentale "La Lira di Orfeo"
"Furore Barocco"
musiche di L. Vinci, A. Vivaldi, G.F. Händel, G.F. Telemann
Il concerto sarà introdotto da Giuseppe Clericetti (voce di Rete Due)
La Lira di Orfeo nasce grazie a Raffaele Pe, controtenore di fama internazionale, eletto da Gramophone Music Magazine come promessa della musica barocca. La Lira di Orfeo è un insieme di musicisti, artisti e ricercatori che spaziano in un repertorio che va dal Barocco al Classicismo, riscoprendo brani inediti e altri invece che hanno segnato la storia della musica. L’ensemble aspira a realizzare un “rendering” – con le parole di Luciano Berio – dell’essenza originale di questo reperto- rio, accordando tecniche passate con una sensibilità contemporanea. Il gruppo collabora con alcuni dei più promettenti giovani cantanti e strumentisti italiani che hanno già lavorato con prestigiosi ensemble internazionali, tra cui The Monteverdi Choir, Gabrieli Consort, Les Art Florissants, Concerto Italiano, La Venexiana, Europa Galante e Le Concert d’Astrée.
La Lira di Orfeo si impegna a presentare il repertorio vocale e strumentale combinando un’attenzione meticolosa per la ricerca storica con il desiderio attivo e libero di mettere in campo tutte le esperienze che possano aiutare esecutori ed ascoltatori a cogliere il cuore più profondo di questa musica.
Dal 2015 La Lira di Orfeo ha la propria sede presso la Sala della Musica della Fondazione Maria Cosway di Lodi e l’intento è quello di valorizzare e tramandare un’eredità culturale e musicale locale in una prospettiva europea ed internazionale.
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Venerdì 7 aprile ore 20.30
Quatuor Mosaïques
Erich Höbarth, Andrea Bischof, Anita Mitterer, Christophe Coin
"Wiener Klassik"
musiche di M.G. Monn, W.A. Mozart, J. Haydn
Il concerto sarà introdotto da Giada Marsadri (conduttrice della trasmissione televisiva Paganini)
Sono trascorsi ormai 30 anni dalla nascita del quartetto Mosaïques, formatosi a Vienna da Erich Höbart, Andrea Bischof, Anita Mitterer e Christophe Coin, tutti e quattro musicisti membri del Concentus Musicus diretti da Nikolaus Harnoncourt. Sono stati tra i primi a riproporre sul mercato discografico una rinnovata interpretazione, storicamente informata, del grande repertorio classico Viennese, ovvero Mozart, Haydn, Beethoven e Schubert. Hanno inciso i quartetti op.20, op. 33, op.64, op.76 e op.77 di F.J. Haydn, i quartetti dedicati ad Haydn e i quartetti prussiani di W.A. Mozart, i quartetti op.18 di L.van Beethoven, i quartetti op.12 e 13 di Felix Mendelssohn Bartholdy e altre registrazioni di altissimo livello musicale. In questi anni di attività concertistica e discografica si sono aggiudicati numerosi riconoscimenti discografici tra cui Diapason d’Or, Gramophone Award, Choc du Monde de la Musique ed Événement Exceptionnel Télérama. Hanno un’ attività concertistica intensissima e suonano nelle sale più prestigiose di tutto il mondo. Il quartetto è stato invitato eccezionalmente al Palazzo Reale di Madrid per suonare il quartetto di strumenti ad arco costruiti da Antonio Stradivari, appartenenti al Re di Spagna. Hanno inoltre potuto registrare un cd con dei quartetti del compositore spagnolo Juan Crisóstomo de Arriaga. Il repertorio del Quartetto Mosaïques è molto vasto e comprende anche opere di compositori poco eseguiti come Pleyel, Tomasini, Werner, Jadin, Gross, Boëly.
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Venerdì 21 aprile ore 20.30
Sergio Ciomei, fortepiano
"Una serata con il Signor Wolfgang Amadè"
musiche di W.A. Mozart, J. Haydn, G.F.Händel, D. Scarlatti
Il concerto sarà registrato da Rete Due della RSI
Immaginiamo Wolfgang Amadeus Mozart nel decennio viennese, nel momento in cui un suo nobile protettore e ammiratore, il barone van Swieten, gli apre le porte della sua immensa biblioteca musicale, scoprendo per la prima volta i capolavori dei grandi maestri del barocco, come Händel, Bach e Scarlatti. Folgorato da questa scoperta, Wolfgang inizia a studiare ed eseguire musica barocca al pianoforte, e a scrivere lui stesso pezzi in stile contrappuntistico (ne è un bellissimo esempio il Preludio e Fuga in do maggiore in programma). Mozart si esibiva spesso al violino, al cembalo (da solo ed in duo a quattro mani con la sorella), accompagnava alla tastiera il padre Leopold, valente violinista, eseguiva a prima vista brani proposti dai suoi nobili ammiratori, duettava insieme a cantanti di grido, leggendo al momento canzoni o arie d’opera e soprattutto improvvisava, sempre, incessantemente!
Sergio Ciomei proporrà il tema dell’improvvisazione, recuperando un modo di far musica (come era appunto l’improvvisazione estemporanea) oggi praticamente estinto nell’ambito della musica pianistica “classica”.
Vincitore di numerosi concorsi pianistici, Sergio Ciomei nel 1991 si è aggiudicato il secondo premio al Concorso “Mozart” al Mozar- teum di Salisburgo. Svolge attività solistica come pianista e clavicembalista in tutto il mondo, collaborando anche in duo con la violoncellista Sol Gabetta e il mezzosoprano Cecilia Bartoli.
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